Uno spazio per i disabili
Anche se questo è un sito
che vuole presentare in particolare la mia attività di psicologo, uno spazio per
farmi conoscere e sbarcare il lunario, una necessità irrinunciabile per chi vive
solo con la libera professione, di vitale importanza se si vive in una piccola
cittadina.
Dato che anch'io sono disabile, (con
tetraparesi flaccida da poliomielite sin dalla tenera età), con una lunga
esperienza di convivenza, tra ospedali a lunga degenza, istituti ed
altre strutture simili che ho frequentato fin quando mi sono deciso di mettere su famiglia a trent’anni.
Così, ho pensato che non poteva mancare
sul mio sito uno spazio sull’argomento. Sui disabili e le loro potenzialità per
costruirsi una vita relazionale, affettiva e sociale di tutto rispetto.
Certamente in trent'anni molte cose
sono cambiate e sulla carta abbiamo acquisito diritti ma, di fatto si deve
ancora fare perno sulla sensibilità e emotività delle persone, (non ai diritti
acquisiti e metabolizzati di una società civile), perché questi cambiamenti vengano applicati
senza storcere il naso.
Diventare protagonisti della
propria vita. Sappiamo tutti che ci sono stati molti miglioramenti dagli anni
ottanta in poi, che vi sono leggi dello
Stato e delle Regioni di ottima qualità ed attenzione ai disabili ma, come in
tutte le situazioni della vita umana è necessario che il diretto interessato
diventi consapevole e protagonista dei propri diritti.
E' veramente difficile che qualcuno ti venga in
casa per dirti, guarda! tu potresti fare questo o quello, hai delle potenzialità
che puoi sfruttare per dare un senso alla tua vita ecc. ecc. In una società che
esalta l'individualismo, anche tu sei un nemico d'abbattere, meno sai meglio è
per tutti.
Ebbene! caro amico è l'ora di
svegliarsi.
L’obiettivo di questa parte del
sito vuole essere uno stimolo, un aiuto, per chi lo desidera, alla ricerca e
costruzione di quelle risorse interiori
atte a superare i momenti difficili, lottare per il diritto all'autonomia e alla
libertà di chi vive con la disabilità. Molti possono pensare che, queste parole
sono sicuramente conquiste "facili a dirsi, difficili da realizzarsi", anche se
questo non è sempre vero!
Detto così può sembrare una
presa per i fondelli ma, vi assicuro che non è questa la mia intenzione.
In questo spazio del sito mi gioco tutta la mia
reputazione!
E' mia intenzione mettere a
disposizione le mie conoscenze professionali acquisite in tutti questi anni di
lavoro e studio, utilizzare la programmazione neuro-linguistica (PNL) e
l'esperienza personale, per insegnare delle strategie psicologiche atte a
superare quei blocchi emotivi, paure e ansie che spesso impediscono, alle
persone disabili ed emarginati d’ogni genere, di esprimere in modo chiaro ed
assertivo, bisogni, diritti e aspettative future. Obbiettivi realistici,
possibili che rientrano nelle capacità di ogni essere umano consenziente cioè,
capace d’intendere e volere. La disabilità
fisica è un dato di fatto che non possiamo certamente cambiare! Ma piangersi
addosso, auto-commiserarsi e considerarsi solo dei grandi sfigati della vita,
non serve a niente.
Per iniziare la prima cosa da
fare è prendere consapevolezza delle proprie possibilità e degli obbiettivi che
si desidera realizzare, riprendiamo il piacere di sognare! poi sondare le
risorse disponibili da utilizzare nel luogo in cui viviamo.
L'ambiente in cui si vive non
è solo il posto in
cui stiamo ma, è lo strumento
vero da “utilizzare e manipolare”. L’ambiente è una struttura dinamica in cui vi
sono: la famiglia, (genitori, fratelli, cugini zii, ecc..), e la sua rete di
relazione, (amici, conoscenti ), le organizzazioni sociali, politiche,
sindacali, volontariato, chiesa, mezzi di comunicazione locali.
Questi sono i veri strumenti con cui dobbiamo interegire e
comunicare, che dobbiamo imparare a
conoscere ed utilizzare, manipolare con intelligenza. Solo così si deve agire se
si vuole uscire dalla disabilità sociale.
Lo
strumento principale è il nostro cervello. Si è proprio così! Uno strumento che
però se non lo utilizziamo, non lo guidiamo, và a ruota libera ed inciampa
sempre su quelle... immagini, sensazioni e pensieri negativi, da bloccare ogni
positiva iniziativa.
Certamente la prima cosa da fare è maneggiare in modo appropriato il nostro
cervello, destarlo dall’abulica quiete, lungo letargo senza tempo. Gli strumenti
per uscire da questa situazione sono:
a) l’informazione;
spesso è la mancanza d'informazione che blocca le persone, il diritto alle informazioni non filtrate. Dobbiamo imparare
a gestire le informazioni in prima persona.
Ma, se fosse solo l’informazione a bloccare le persone, tutto si risolverebbe in
un batter d’occhio!
b) Saper comunicare:
E’ necessario imparare a comunicare in modo corretto e determinato per far
valere i propri diritti, ed ecco che
qui, ci può venire incontro la lettura dell’ottimo
e-Book del mio amico Tristano Ajmone sulla Assertività, che con il suo
permesso, vi offro in omaggio
e-book
scaricatelo e leggetelo con attenzione
Un primo passo concreto per passare dalle parole ai fatti, certamente non
siete soli, in caso di bisogno di
chiarimenti, sono disponibile. Se siete in diversi possiamo organizzare un forum
o altro. Utilizziamo tutti gli strumenti possibili per comunicare.
c) La formazione:
Il disabile ha bisogno di trovare una dimensione sociale, una identità e un
ruolo, il lavoro è lo strumento giusto! Chi ha problemi di disabilità fisica,
deve fare i conti con queste difficoltà e sfruttare al massimo il suo cervello solo attraverso una formazione adatta, scolastica, Universitaria ecc. Non
bisogna essere dei geni o diventare super eccelsi ma, acquisire delle competenze
è necessario.
Anche qui, la programmazione neuro- linguistica è un pregevole strumento
psico-tecnologico da utilizzare, Il mio corso di pnl su questo stesso sito
è molto valido, all’occorrenza ci sono degli appositi paragrafi con esercizi.
Siamo cresciuti nel fare attenzione ai
nostri confini esterni, sulla nostra apparenza estetica, sulle imperfezioni del
nostro corpo, è sù questo abbiamo costruito le nostre condizioni limitanti.
Certamente non si può fare a meno di prendere in considerazione in nostri limiti
fisici ma, non ci siamo mai chiesti se è solo questo che conta? E' questo che fà
di un uomo un essere umano? Oppure c'è qualcosa di diverso?
Sono domande ovvie, è razionalmente
scontate, sembrano le risposte. Eppure, le parole non hanno nessun significato
se manca quel processo di elaborazione ed interiorizzazione del loro vero senso
e significato profondo. Un processo attivo di traduzione e adattamento al
proprio sè, capace di stimolare l'azione e il cambiamento.
Per iniziare è necessario porsi questa prima domanda:
Come posso diventare il gestore della mia vita?
Nota ciò che sta avvenendo dentro di te mentre cerchi una
risposta a questa domanda, fai attenzione:
- alle immagini che affollano la tua mente,
-alle sensazioni che invadono il tuo corpo,
- al tuo dialogo interno,
spesso si ripresentano le vecchie
immagini, sensazioni, parole che ci riportano al nostro consueto stato
deprimente. Questo è ovvio, logico ed inevitabile perché in tutto questo tempo
passato abbiamo lottato con tutta l’energia in possesso per scacciare simile
disagio Ma, il risultato ultimo, è quello
di averlo sempre più presente.
Ora dobbiamo imparare ad affrontare il
disagio per conoscerlo e ristrutturarlo, iniziamo ad assumerci la responsabilità
di sè stessi e facciamo il seguente esercizio:
Troviamo un posto tranquillo in cui possiamo stare per 20"
minuti senza essere disturbati:
Ora ... Respira lentamente e
rilassati.... rilassa il tuo corpo e
la tua mente.. ora.. costruisci una
immagine davanti ai tuoi occhi,.. una immagine che rappresenta per te (nel modo
più realistico possibile) quello stato deprimente.. del quale ti vuoi
liberare... metti in quella immagine deprimente.. tutte le sensazioni
deprimenti.... le parole deprimenti che l'accompagnano... il disgusto e gli
odori deprimenti che le si associano...
Blocca l'immagine davanti ai tuoi occhi come se fosse una
fotografia....
controlla che sia veramente l'immagine che rappresenta la
realtà del tuo disagio.. del quale ti vuoi liberare.
Ora.. costruisci sulla stessa immagine
in basso, a destra o a sinistra, una piccola fotografia che rappresenta
l'opposto ideale di quella grande... (non preoccuparti se l'immagine piccola non
è chiara e limpida, essa appartiene al futuro che stai programmando)..... Quando
sei sicuro/a ed hai la sensazione che è l'immagine giusta.... per 10 volte
consecutive ed il più velocemente possibile... ingrandisci l'immagine piccola..
poi verifica se l'immagine grande c'è ancora....
se non c'è più..... allora
controlla la nuova immagine.. è quella che hai costruito? se
si,..... guardala con attenzione..
inserisci nel suo interno i tuoi
desideri e tutte le risorse che pensi di possedere o che una volta, (non importa
quando), ti sono state utili nella vita.... ti hanno fatto sentire sicuro...
quando hai terminato.. prendi quella immagine ed inseriscila
dentro il tuo corpo...
mentre fai un profondo respiro....
ora che è completamente dentro di
te... immaginala come una luce che invade ogni parte del tuo corpo e della tua
mente....
Questo è un esercizio molto utile per iniziare a cambiare.
Per qualcuno all' inizio può sembrare difficile da fare ma,
non preoccuparti! Riprova fin quando sei sicuro di avercela fatta.
Per eventuali commenti ed altro scrivimi.
Per contatti: Mail
Per iniziare vi mostro una pagina di
alcuni link di collegamento
che, sono sicuro, possono interessare molti disabili e le loro famiglie.
Per potersi confrontare e chiedere i
propri diritti, non possiamo essere all'oscuro delle leggi nazionali e dei vari
trattati internazionali che interessano tutti ma, che abilmente sono sottaciuti
all'opinione pubblica quindi, immancabilmente disattesi e ignorati.
Ecco dei link sulle leggi che c'interessano leggi per i
disabili:
Un sito interamente dedicato alla legislazione italiana sulla disabilità,
con particolare riferimento al tema
della vita indipendente, organizzato su tre diverse banche dati:
legislazione nazionale a partire dal 1947 e suddivisa per anno;
legislazione regionale; banca dati sulla giurisprudenza
a partire dal 1986, 19 diverse tipologie di fonte giurisprudenziale
(Cassazione, Consiglio di Stato, Corte
Costituzionale...)
e 217 voci di possibile consultazione
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