La Psicologia

Per quanti hanno bisogno di consultare uno psicologo e/o psicoterapeuta qualificato adatto alle proprie necessità, si consiglia di fare una ricerca in internet, leggendo attentamente le referenze del professionista. Se si è incerti,  per evitare   situazioni spiacevoli, si consiglia di rivolgersi all'ordine degli psicologi della propria regione, sempre attraverso la rete

 

 

Qui  alcuni links di psicologia d'interesse personale.



Codice Deontologico degli Psicologi italiani

 

Cos’è la psicologia?

La psicologia è la scienza che studia il comportamento e l’esperienza degli esseri umani e degli animali ( in quest'ultimi si parla di comportamento rilevabile dall'esterno) in rapporto al loro ambiente di vita.

I campi d’interesse della psicologia sono le funzioni psichiche,  (l'intelligenza, la memoria, le percezioni, l'apprendimento e la comunicazione ), le esperienze interiori o soggettive, (sentimenti e aspettative) sia coscienti che inconsce.

Oggi possiamo parlare di più psicologie: infatti, nella sua evoluzione la psicologia è stata suddivisa in differenti campi d'indagine, anche se strettamente correlati.

Nella psicologia moderna, i dati relativi al comportamento e all'esperienza sono organizzati all'interno di teorie psicologiche che permettono di comprendere il comportamento individuale, familiare e collettivo.

Cenni di storia

Le conoscenze psicologiche sono state fin dagli albori della civiltà un elemento fondamentale delle costruzioni religiose, sociali, politiche e culturali. Esse hanno trovato nella cultura occidentale una sistemazione all'interno della filosofia dall'antica Grecia.

Platone e Aristotele, come altri filosofi greci, si posero interrogativi, tuttora materia di studio psicologico:

  • L’uomo nasce con capacità, abilità e personalità innate, oppure queste sono il prodotto dell'esperienza?

  • Come arriva l'uomo a conoscere il mondo?

  • Le idee e i sentimenti sono innati o tutti appresi?

Interrogativi che hanno fatto discutere per molti secoli e ancora attuali.

Dalla filosofia alla scienza, il passo è lungo fino all’incontro con l’Illuminismo (movimento filosofico culturale) in cui attraverso la ragione e la razionalità, l’umanità avrebbe migliorato e progredito. Ed è proprio in questo XVII secolo che iniziano le radici della psicologia moderna con il lavoro del filosofo francese René Descartes detto Cartesio, egli riteneva che i corpi delle persone fossero come macchine, ma che le loro menti fossero separate e uniche. Sosteneva che la mente possiede alcune idee innate che sono responsabili dell'organizzazione dell'esperienza dell'individuo.

Le ipotesi di Descartes sulla presenza innata di alcune organizzazioni mentali non sono abbandonate ma, sono sostenute da alcuni psicologi europei (in Germania) che hanno studiato la percezione, questi studi sono tuttora importanti nelle teorie sulla percezione e cognizione (pensiero e ragionamento).

In Inghilterra invece prevale l’empirismo dei filosofi Hobbes e Locke, i quali sottolineavano il ruolo dell'esperienza, come fonte principale del sapere umano, un pensiero sul quale si è sviluppata gran parte della psicologia moderna.

Sviluppi scientifici

Oltre le origini filosofiche, l'area d'indagine che ha maggiormente contribuito allo sviluppo della psicologia scientifica è stata la fisiologia con lo studio del funzionamento dei diversi sistemi e degli organi del corpo.

I primi esponenti della psicologia sperimentale furono il fisico tedesco Gustav Theodor Fechner e il fisiologo tedesco Wilhelm Wundt.

Fechner creò metodi sperimentali di misurazione delle sensazioni, in termini di somma fisica degli stimoli prodotti.

Wundt dette vita nel 1879, a Lipsia, (Germania), al primo laboratorio di psicologia sperimentale.

La psicologia sperimentale si sviluppò come disciplina accademica, concentrata sullo studio della mente generalizzata e sulle leggi regolatrice dell'attività mentale comune a tutti gli uomini, non preoccupandosi degli aspetti applicativi e delle differenze interindividuali.

Oggi la psicologia é applicata in vari campi della vita quotidiana:

AMBITI DELLA PSICOLOGIA

Diversi sono i settori e gli ambiti della Psicologia, alcuni di consolidata tradizione ed altri emergenti; tutti in continuo approfondimento ed ampliamento.

Tra questi citiamo:

•  Psicologia sperimentale : comprende l'ambito della ricerca di base ed applicata, le Neuroscienze, la Psicometria e gli studi sulla struttura e le funzioni della personalità.

•  Psicologia clinica : comprende aree importanti quali la Psicologia ospedaliera, la Psicodiagnostica , la Neuropsicologia clinica, la Psicologia delle disabilità e della riabilitazione, la Psicologia delle dipendenze patologiche e soprattutto la Psicoterapia.

•  Psicologia sociale applicata : comprende ad esempio la Psicologia della salute, la Psicologia di comunità, la Psicologia dell'anziano, la Psicologia della interculturalità (tutti settori in grande espansione) ed altri ancora.

•  Psicologia del lavoro e delle organizzazioni : comprende a sua volta la Psicologia delle risorse umane, la Psicologia del lavoro, la Psicologia dell'organizzazione, la Psicologia dell'orientamento professionale, la Psicologia della formazione professionale, la Psicologia del marketing e della comunicazione pubblicitaria, la Psicologia ergonomica.

•  Psicologia dello sviluppo e dell'educazione: in questa macro-area sono compresi settori importanti quali la Psicologia dello sviluppo, la Psicologia dell'adolescenza, la Psicologia dell'educazione, la Psicologia scolastica, la Psicologia della formazione, la Psicologia dell'apprendimento, la Psicologia dell'orientamento scolastico e professionale.

•  Psicologia giuridica e forense : si occupa di adozioni e affidi minorili, separazioni, divorzi, consulenze e perizie per i Tribunali anche in relazione ad eventuali abusi e maltrattamenti.

•  Psicologia penitenziaria e criminologia: più mirata sugli interventi nelle carceri e nelle case di detenzione.

•  Psicologia della religione: si occupa dei sentimenti e dei vissuti religiosi delle persone.

•  Psicologia militare : molto sviluppata in altri Paesi, ora in espansione anche da noi soprattutto per i militari coinvolti in missioni di "peace keeping" ("mantenimento della pace").

•  Psicologia viaria : impegnata in ricerche sulla percezione, sull'attenzione e sulla prevenzione degli incidenti stradali.

•  Psicologia delle emergenze : si occupa di interventi per l'elaborazione del lutto e per il trattamento del disturbo post-traumatico da stress di vittime e soccorritori nelle emergenze individuali e collettive.

•  Psicologia dello sport: a favore di atleti che praticano attività individuali o di squadra e per le Società Sportive.

Psicologia del lavoro

All'interno delle aziende, lo psicologo può rivestire molti ruoli. Presso l'ufficio del personale, dove attraverso l'uso di test e colloqui aiuta nelle assunzioni, organizza corsi di formazione, valuta potenziali impiegati ed è responsabile della buona qualità delle relazioni e delle comunicazioni del personale.

Psicologia educativa

In campo educativo la psicologia ha a che fare con i processi di insegnamento e di apprendimento; vengono indagati, ad esempio, nuovi metodi d'insegnamento della lettura o della matematica, nel tentativo di formulare tecniche di apprendimento scolastico più efficaci.

Psicologia clinica

Nelle strutture sanitarie (ospedali, cliniche o in studi privati) molti psicologi lavorano fornendo differenti tipi di terapia, come la psicoterapia, a quelle persone che necessitano di aiuto psicologico.

Attraverso l'uso dei test e dei colloqui sono in grado di classificare i loro pazienti e di intervenire in modo non esclusivamente medico, cioè senza ricorrere a farmaci o interventi chirurgici.

I disturbi psicologici infantili

I disturbi dell'infanzia elencati sotto, comprendono quei disturbi che di solito (ma non sempre), compaiono per la prima volta da bambini o da adolescenti, anche se spesso possono essere diagnosticati da adulti.

 

Principali disturbi infantili:

Ritardo mentale: funzionamento intellettivo inferiore alla media, con scarso livello di: cura di se stessi, adattamento alla vita familiare, socializzazione ...

Disturbi dell'apprendimento: difficoltà ad imparare a parlare, ascoltare, leggere e scrivere correttamente.

    • dislessia (disturbo della lettura e della scrittura)
    • discalculia (disturbo del calcolo)

Disturbi della comunicazione:

    • dell'espressione del linguaggio
    • della fonazione
    • balbuzie

Disturbi dello sviluppo:

    • autismo - disturbo autistico

Disturbo da deficit di attenzione e comportamento dirompente:

    • deficit attenzione e iperattivita'
    • disturbo della condotta
    • disturbo oppositivo provocatorio

Disturbi della nutrizione e dell'alimentazione:

    • pica
    • disturbo di ruminazione

Disturbi da tic:

    • disturbo di Tourette: tic motori e vocali.

Disturbi dell'evacuazione:

    • enuresi
    • encopresi: evacuazione delle feci in modo ripetuto e solitamente involontario nei vestiti o a terra

 

I disturbi psicotici - Le varie forme di psicosi

I disturbi psicotici (psicosi detta anche depressione maggiore), hanno come caratteristica predominante i sintomi psicotici, che sono: deliri, allucinazioni, linguaggio o comportamento disorganizzato o catatonico (la persona può rimanere immobile per molto tempo, e poi avere improvvisi scatti di agitazione che sembrano essere senza motivo, può fare resistenza senza scopi precisi, rimanere muta oppure nella stessa posizione per piu' tempo, fare lo stesso movimento continuamente, imitare quello degli altri o ripetere macchinosamente le parole sentite da altre persone).

I disturbi psicotici comportano una perdita dei confini dell'io ( incapacità nel distinguere tra ciò che e' dentro e ciò che e' fuori dalla propria mente) e la capacità di giudizio della realtà e' compromessa.

Principali Disturbi Psicotici:

Schizofrenia: la persona e' incapace di riconoscere il reale da quello che e' solo immaginato.
La patologia influisce quindi sulla capacità di comunicare, pensare correttamente e gestire le emozioni. Disturbo delirante: uno o più deliri non bizzarri che durano almeno un mese.
Solitamente nel disturbo non compaiono allucinazioni visive o auditive, ma possono comparire quelle tattili od olfattive se riguardano il tema del delirio.

Disturbo schizofreniforme: ha gli stessi sintomi della schizofrenia ma puo' non essere presente un deterioramento del funzionamento sociale e lavorativo e la durata del disturbo e' inferiore rispetto alla schizofrenia (per diagnosticare la schizofrenia, essa deve durare da almeno 6 mesi, questo disturbo dura invece da 1 a 6 mesi).

Disturbo schizoaffettivo: in questo disturbo sono presenti i sintomi della fase attiva della schizofrenia insieme ad un episodio di alterazione dell'umore.
Questi devono essere preceduti o seguiti da 2 settimane almeno di deliri o allucinazioni senza però sintomi della sfera affettiva.

Disturbo psicotico breve: disturbo psicotico che dura piu' di un giorno ma svanisce entro 1 mese.

Disturbo psicotico condiviso: il disturbo psicotico si dice "condiviso" quando avviene ad una persona che e' influenzata da un altra che ha un delirio simile.

Disturbi psicologici: i disturbi dell'umore

Hanno come caratteristica principale l'alterazione dell'umore (tristezza, felicità).

 

I principali disturbi dell'umore sono:

Depressione: umore depresso quasi ogni giorno, per la maggior parte del tempo, ci si sente tristi e vuoti.
L'interesse ed il piacere per le cose diminuisce, ci si sente lamentosi, stanchi e senza energia.
L'autostima e' molto bassa e si hanno spesso pensieri sulla morte.

Disturbo maniacale: sentimenti di grandiosità, autostima esagerata, estrema voglia di parlare, aumento delle attività.
Ci si sente agitati, ogni cosa sembra possibile, quindi le attività sono portate agli eccessi (comprare, investire impulsivamente grosse somme ecc...)

Disturbo maniaco depressivo (bipolare): Nel disturbo bipolare (maniaco depressivo), quasi ogni giorno sono presenti sia i sintomi della depressione che quelli maniacali. La persona quindi, passa rapidamente da uno stato triste e depresso ad uno euforico e maniacale e viceversa.

 

Ansia: i principali disturbi d'ansia

L'ansia, presa a se', e' un fenomeno del tutto normale in quanto e' un'emozione che prepara ed attiva l'organismo in situazioni che potrebbero essere pericolose.
Diviene invece un disturbo emotivo spiacevole quando lo stato di allarme e paura e' "esagerato" rispetto ai reali pericoli o se i pericoli non ci sono affatto.
In questo caso l'ansia non e' adattiva, ma diventa un problema che puo' rendere la persona incapace di controllare le proprie emozioni e di affrontare anche le situazioni piu' semplici.

Il disturbo d'ansia puo' essere un disagio psicologico a se' stante oppure un sintomo di altri disturbi psicologici (ad es. depressione, ossessione, stress).
Puo' manifestarsi a livello emotivo come attesa con apprensione, preoccupazione ed insicurezza, anticipazione di eventi negativi, e a livello somatico con aumento del ritmo cardiaco, sudorazione, spasmi muscolari, pallore, tremori, vertigini, e nei casi piu' estremi reazioni di fuga, immobilizzazione, sensazione di soffocamento o di costrizione toracica.

I disturbi d'ansia sono tanti, ne elenchiamo alcuni:

Attacco di panico: episodi brevi e improvvisi di ansia e terrore caratterizzati da sensazione di soffocamento, dolore al petto e paura di morire.

Fobia: paura estrema e non razionale nei confronti di situazioni od oggetti che non sono in realta' pericolosi per la persona.
Esistono diversi tipi di fobia, i principali sono: Agorafobia; Fobia sociale; Claustrofobia; Ipocondria; Araconofobia; Ornitofobia; Acrofobia; ...

Disturbo ossessivo-compulsivo: caratterizzato da idee fisse ed irrazionali e da comportamenti ripetitivi o azioni mentali con lo scopo di prevenire o ridurre uno stato d'ansia.

Disturbo acuto da stress: sensazioni di ansia e sintomi dissociativi (per meno di un mese) dopo che la persona ha vissuto un evento traumatico (aggressione, rapimento, violenza, disastro, morte di un familiare ...).

Disturbo post-traumatico da stress: sensazioni di paura ed orrore persistenti nel tempo (per piu' di un mese) dopo che la persona ha vissuto un evento traumatico (aggressione, rapimento, violenza, disastro, morte di un familiare ...).

Disturbo d'ansia generalizzato: stato permanente di allarme senza che vi sia un reale pericolo e paura che succedano cose negative.

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Dott. Aulicino Vincenzo