La metafora come terapia

 

La storia dell'orso bianco

"Lascia che la parte di te più profonda e saggia
possa apprezzare questo piccolo racconto
"


 

“Era davvero troppo piccolo per una città diventata una metropoli  il giardino zoologico. 

Lunghe discussioni tra il direttore e le autorità, col tempo hanno avuto esito positivo.

E venne assegnato un terreno ampio e adatto per costruire il nuovo zoo.

Mentre iniziarono i lavori per lo zoo nuovo,  le autorità di una città del nord Europa, gemellata ed in ottimi rapporti d'amicizia, annunciarono che per l'occasione avrebbero inviato un magnifico regalo.

Senza preavviso, dopo qualche giorno giunse un attrezzato TIR che trasportava un grande e giovane orso bianco.
Ma, il lavori erano solo all'inizio, così nell' attesa della costruzione di un habitat simile a quello naturale.

l'inaspettato ospite, ben gradito, colse di sorpresa e richiese tutte le attenzioni,  l’orso bianco venne messo  in una gabbia lunga e stretta, a pochi metri  dal suo futuro habitat.
La gabbia permetteva all’orso di fare quattro passi avanti, sollevarsi sulle sue zampe posteriori, girarsi lentamente e fare altri quattro passi in dietro e... ancora, quattro passi avanti e quattro passi in dietro così, per diversi giorni.

Di tanto in tanto l'orso si fermava ed osservava incuriosito gli operai al lavoro.

Dopo due settimane, finalmente!...

E' arrivato il giorno tanto atteso....

I lavori dell'habitat dell'orso sono terminati...

Ora l’orso ha il suo habitat e potrà sguazzare nella sua piscina a proprio piacere.
Considerando il diverso tempo che l’orso era in gabbia, il direttore decise che il giorno dopo poteva essere finalmente liberato.
La notizia fece subito il giro della città ed il giorno dopo ad assistere all’avvenimento, accorse un fiume di gente, bambini e ragazzi di ogni età, nonni e nonne, mamme e babbi, insomma! Gente di tutte l’età.


Il giorno dopo venne chiamato del personale esperto che, addormentò con la giusta dose di sonnifero l’orso polare...

poi, una squadra di operai tagliò le sbarre della gabbia.......

E.. fece rotolare l'orso delicatamente...  vicino al bordo della piscina.....

Un momento di grande emozione per tutti.......
una silenziosa attesa pervase la folla che tratteneva il respiro, anche i bambini erano attenti e silenziosi.

Poco dopo...

l’orso bianco, iniziò lentamente a muoversi..
apri gli occhi..
si sollevò sulle sue zampe anteriori,  poi sulle quattro zampe.. 

Scosse energicamente la testa...

si guardò attorno, osservo  attentamente la folla... come se guardasse uno per uno.

volse lo sguardo verso l’acqua....

 Poi l’orso si sollevo  sulle sue zampe posteriori..  lentamente si girò..

fece quattro passi avanti...  si rialzò  lentamente sulle sue zampe posteriori...

si rigirò e fece..  altri quattro passi indietro....”

 

Dr.  Aulicino Vincenzo